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" L’architettura è un fatto ingombrante, voluminoso, una presenza fisica che trasforma (non è un libro o un disegno): ecco, questa definizione di Giorgio Grassi mi sembra azzeccata, soprattutto nel concetto di trasformazione di un luogo; a me spesso è capitato di dover trasformare “angoli” di mondo infelici."

" L'architettura è il gioco sapiente, corretto, magnifico dei volumi sotto la luce?

Non credo, qui spesso la luce manca e così mi viene voglia di progettare “architetture composte”, piani incisi dalle sole finestre, senza aggetti o logge. Però non sempre..."

                                                                                       

" Questo è uno studio di un architetto di retrovia, un modo più accattivante per dire architetto di provincia. Un paio di decenni fa era un vantaggio, oggi non più. La città, la metropoli, Milano è ormai capitale culturale e fisica dell’architettura.

Ne segue che la mia esperienza è una attività che definisco di “resistenza”, in luoghi dove più nessuno conosce o mai ha conosciuto il linguaggio dell’architettura."

             

" Come comunicare l’architettura. Guardi la televisione e vedi solo cuochi e trasmissioni di cucina. A questo punto per spiegare cos’è l’architettura è meglio utilizzare una ricetta. Ecco i suoi ingredienti:

- 200 grammi di arte;

- 500 grammi di tecnica;

- 100 grammi di scienza;

- pazienza e tenacia quanto basta.

Triade vitruviana in salsa cocktail."

                  

" Io credo che fra settant’anni studieremo ancora l’ architettura di Herzog e De Meuron come oggi studiamo quella di Le Corbusier. Io però continuo a guardare quella di Louis Kahn."

    

" Ho studiato al Politecnico di Milano, amo gli architetti milanesi della tradizione del moderno, stimo molto Ignazio Gardella. Ho avuto la fortuna di vedere dal mare le "Case Rosse" di Framura (Sp) di Vico Magistretti. A Gardella affianco Magistretti."

" Grigliati e pergole sono architettura, ne sono convinto. Ne era ossessionato anche Enric Miralles. Aggiungerei i frangisole di tutti i tipi comprese le tende da sole."

       

" Per me la cucina è bianca, la mia, quella della mia casa al mare e quelle dei miei clienti...

Forse per una di quelle considerazioni di Aldo Rossi nella Autobiografia scientifica.

Sul tipo e colore dei divani non so scrivere nulla. Dimenticavo, per me i bagni devono essere piccoli.

Il progetto di interni è comunque un progetto di architettura, trasformazione di uno spazio chiuso che si relaziona con l’esterno attraverso le aperture."

"Ho un sogno, quello di scrivere un libro, forse il desiderio di comporre un libro. Penso sempre alla scrittura “asciutta”, pura, minimale di Primo Levi nei suoi racconti de “Il sistema periodico”. Ecco vorrei scrivere “Il sistema architettonico”, con racconti su lo scavo, la struttura, l’intonaco, la porta, la finestra, l’impianto elettrico."

Lo scavo ha inizio. Entra in scena l’escavatorista che è un po' come il portiere in una squadra di calcio, personalità istrionica ed originale; con le sue mani muove le leve dell’escavatore e lo scavo parte. Il “buco” è il piano interrato della nuova casa; è solo più largo e con pareti la cui pendenza è dettata dalle leggi della geologia. Se ben “scolpito”, come solo i migliori sanno fare, è land art inconsapevole.

L'intonaco.....

                                 

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